venerdì 19 novembre 2010

CHIU' BANDA PI' TUTTI!

Parafrasi di una famosa battuta di  Antonio Albanese. E alla fine il risultato è lo stesso: fa bene a tutti!

Io ovviamente parlo di banda internet, quella che fornisco ai nostri clienti all'interno del nostro centro uffici arredati. E per banda intendo ovviamente la velocità della connessione.

Ormai siamo quasi al paradosso che se non funziona il telefono per mezza giornata non se ne accorge più nessuno. Ma se manca la connettività in 5 secondi ho il primo cliente che mi domanda se è succeso qualcosa! Questo, ovviamente, per me è un chiaro indicatore che mi comunica che devo puntare molto sulla qualità e sulla velocità della mia connettività.

Relativamente alla qualità penso di aver sempre fatto delle scelte azzeccate: ho 3 provider, Interbusiness, Telecom e Fastweb. Per la velocità penso lo stesso: abbiamo installato una centrale multiprovider (Medusa) che aggrega la banda dei tre provider così da fornire in uscita una banda totale disponibile per i nostr iclienti di ben10,2 Mbit/sec!

Ma  non basta. I clienti crescono e così le loro necessità e la banda di cui hanno bisogno.

Da metà dicembre, come promesso in luglio, e stando al project manager di Fastweb, potremo finalmente contare sulla connettività in fibra ottica! Eh già, un bel tubone dedicato di fibra ottica che ci porta 10Mbit/sec di banda bilanciata!
Così, mantenendo anche parte della vecchia dotazione che aggrega le connessioni, arriveremo a quasi 20 Mega di velocità massima!

Adesso sì che abbiamo "Chù banda  pì tutti"!

Gianluca Pollesel

martedì 16 novembre 2010

“DAI TEMPO ALLA VITA” 7-21 NOVEMBRE 2010: 2 EURO AL 45505

Inoltro a tutti voi un appello che mi arriva dalla  FITOT, Fondazione per l’Incremento dei Trapianti d’Organo, Tessuti, Cellule e Medicina Rigenerativa- Onlus, che ha attivato una campagna di raccolta fondi per sostenere alcuni progetti di ricerca scientifica sul prolungamento della vita degli organi trapiantati.

Il trapianto d'organo è la terapia salvavita nell'insufficienza terminale di cuore, fegato e polmone. Il trapianto di rene consente invece una migliore qualità della vita. Negli anni più recenti le donazioni, in Italia, hanno raggiunto un buon livello, ma il numero di organi disponibili non è ancora sufficiente per soddisfare il fabbisogno di trapianti. La Regione Veneto, conscia della necessità di un'azione incisiva per aumentare il numero dei trapianti e migliorarne i risultati, nel 1995 ha costituito la Fondazione per l'Incremento dei Trapianti d'Organo (FITOT) che, successivamente, nel 1998, ha assunto la qualifica di ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). FITOT è stata dotata di personalità giuridica privata affinché possa agire con tempestività, flessibilità e con il necessario dinamismo. Nei soli primi tre anni di vita FITOT ha contribuito, nella nostra regione, al raddoppio degli organi disponibili e dei trapianti; un trend in crescita che è continuato negli anni successivi e prosegue tuttora. Oggi si può infatti dire che, tra le regioni d'Italia, il Veneto si pone tra i primi posti e ai migliori livelli mondiali per numero e qualità dei trapianti.

In questi quindici anni FITOT si è impegnata attivamente anche sui fronti della cultura della donazione, promuovendo attività di sostegno e promozione del concetto di scelta consapevole e informata, e della formazione, diventando una delle agenzie formative di riferimento per il Ministero della Salute e il Centro Regionale Trapianti contribuendo a formare più di 4.000 operatori sanitari coinvolti nella filiera donazione-trapianto.

Come noto, non vi è progresso della medicina senza il supporto di una incessante attività di ricerca scientifica. Per essere da stimolo a quanti operano nel campo dei trapianti e per perseguire la propria mission, FITOT ha assunto un ruolo molto impegnativo, che si è concretizzato nel promuovere e finanziare importanti ricerche. In particolare ha dato vita nel 1997 a CORIT, Consorzio per la Ricerca sul Trapianto di Organi, Tessuti, Cellule e Medicina Rigenerativa, suo braccio operativo sul fronte della ricerca, al quale fin da subito hanno aderito l'Azienda Ospedaliera di Padova e l'Università di Padova; oggi ne fanno parte anche l'Azienda Ospedaliera e l’Università di Verona, l'Azienda Ospedaliera e l’Università di Udine, le Aziende Ulss di Vicenza, Venezia, Treviso e Rovigo, l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. In questi anni il CORIT ha saputo creare un suo patrimonio di risorse costituito da know-how importanti quali l’immunologia dei trapianti e la gestione di progetti di ricerca clinica e\o preclinica complessi, con expertise nella preparazione e coordinamento di progetti europei.

I risultati fin qui ottenuti sono molto lusinghieri e di risonanza mondiale, ma il solo impegno non è più sufficiente. La ricerca scientifica, infatti, richiede investimenti importanti tanto da spingere FITOT ad intraprendere una nuova sfida proprio sul fronte della raccolta fondi per sostenere i progetti condotti da CORIT nell’ambito dell’immunologia dei trapianti.

Chi fa un trapianto (di rene, cuore o fegato) ha oggi 90 probabilità su 100 di stare bene a un anno dall'intervento chirurgico. Ma i risultati a lungo termine – 10/15 anni – non sono così buoni.

È perché i farmaci antirigetto che si usano adesso hanno eliminato quasi del tutto il rigetto acuto (quello che si verifica entro un mese dal trapianto), ma non sanno contrastare quello che i medici chiamano rigetto cronico, una forma di danno progressivo all'organo che si manifesta negli anni e porta pian piano alla perdita della funzione del rene (o del cuore o del fegato). E così si deve fare un altro trapianto o, nel caso del rene, tornare alla dialisi. Le ricerche condotte da CORIT si svolgono in questo ambito.

I destinatari dei progetti di ricerca sono tutti i trapiantati e tutte le persone attualmente in lista d’attesa.

Al momento in Italia sono più di 10.000 le persone che attendono un trapianto d’organo. Le ricerche condotte da CORIT hanno quindi come finalità quella di far sì che l’organo trapiantato possa durare quanto la vita del ricevente.

La campagna di raccolta fondi promossa da FITOT è fortemente sostenuta anche delle più importanti associazioni della donazione e del trapianto a livello nazionale: AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), ANED (Associazione Nazionale Dializzati e Trapiantati) e ACTI (Associazione Cardio Trapiantati Italiana).

La modalità di realizzazione individuata è quella dell’SMS solidale.  Il periodo richiesto è dal 7 al 21 novembre 2010.

Basta un SMS per donare 2 euro. Offriamo 2 caffè. E facciamo girare questo appello.

Grazie per l'attenzione.

Gianluca Pollesel


SOLUZIONI RAPIDE, FLESSIBILI ED ECONOMICHE PER SUPERARE LA CRISI

Qualche tempo fa, con gli amici e colleghi di ACN, l’Associazione Spagnola dei business center, durante una cena ci siamo trovat ia riflettere sul nostro lavoro e su chi siamo. Certo, tutti noi sapevamo chi fossimo, dal punto di vista imprenditoriale, ma i pensieri emersi sulla vera natura del nostro lavoro, sulle implicazioni nell’economia, anche internazinale, ci hanno spinto a mettere per iscritto le considerazioni.

Dieci spunti percomprendere in modo semplice ed efficace quanto le nostre attività siano davvero fondamentali per un processo di ripresa socio-economica. Dieci punti che si adattano a noi business center ma anche, viste in un’ottica più ampia, si possono adattare anche a tutte le imprese che possono sfruttare l’onda anomala della crisi attuale per riprendere il proprio vantaggio competitivo.

Ecco i 10 punti:

1. Una buona ubicazione della sede migliora l’immagine e il rendimento dell’azienda. L’attenzione all’immagine diventa, soprattutto nei momenti di recessione, un valore aggiunto. L’acquisizione di nuovi clienti e la loro interazione con l’azienda sono resi più facili dalla buona ubicazione dell’azienda stessa.

2. I Centri Servizi offrono soluzioni flessibili alle aziende. Le aziende possono far fronte alla crisi utilizzando le immobilizzazioni senza fermare la produzione, dato che i Centri Servizi forniscono tutte le attrezzature e i servizi necessari affinché qualsiasi azienda possa esercitare la propria attività, con la massima flessibilità nel contratto utente-Business Center (ore, giorni, mesi, tempo indeterminato, ecc.) senza la necessità di alcun investimento.

3. Stabilire la propria attività in un Business Center comporta un notevole risparmio per il cliente. Perché pagare di più per un ufficio quando si può pagare meno? La spesa iniziale per l’utente di un Centro Servizi è dell’82,35% inferiore a quella di chi usufruisce di un ufficio convenzionale, con un risparmio mensile pari al 60,39% (fonte centro studi ACN-Spagna). Provate a utilizzare il nostro calcolatore di risparmio!

4. Il Business Center offre immediatamente un ufficio ad aziende e professionisti. Una volta firmato il contratto con il Centro Servizi, l’azienda può utilizzare da subito gli impianti per tutto il tempo che l’imprenditore desidera. Questa caratteristica dei Business Center è molto importante per le aziende che, a causa di incidenti di vario tipo (furti, incendi, allagamenti, ristrutturazioni ecc.) non possono svolgere la propria attività nel loro ufficio abituale e non intendono sospenderla durante i lavori di ripristino dei locali. Consente, inoltre, a imprenditori e professionisti di non lasciarsi sfuggire opportunità di affari a causa della momentanea indisponibilità dell’infrastruttura.

5. L’ufficio virtuale consente all’imprenditore di ridurre al minimo le spese. Quando l’imprenditore non ha bisogno di uno spazio fisso per svolgere la propria attività, l’ufficio virtuale offerto dai Centri Servizi rappresenta l’opzione più economica, grazie alla possibilità di utilizzarne gli impianti per un periodo determinato, di domiciliare la propria azienda nel Centro Servizi e di gestire la corrispondenza in modo permanente. In altre parole può avvalersi di tutti i servizi di un ufficio senza dover sostenerne i costi.

6. I Centri Servizi si adattano alle reali esigenze degli utenti. Questo nuovo modello di “ufficio su misura” offre ai clienti la possibilità di organizzare incontri, conferenze, congressi, ecc. nei suoi impianti, grazie alle sale riunioni attrezzate di cui i Centri Servizi dispongono. Ambienti confortevoli dotati di tecnologie all’avanguardia per la voce e i dati, proiettori e attrezzature per videoconferenze renderanno ogni riunione di lavoro ancor più professionale.

7. Offriamo un servizio altamente professionale alle aziende che necessitano di una sede per la propria attività. Gli utenti dei Centri Servizi non devono preoccuparsi della manutenzione dell’ufficio, delle forniture, della tecnologia, ecc., quindi possono dedicare tutto il loro tempo all’attività dell’azienda, ottenendo risultati migliori.

8. I Centri Servizi facilitano l’apertura di filiali e la mobilità delle aziende. I Centri Servizi rappresentano la sede ideale per le delegazioni di aziende in quanto consente di ospitare tutto lo staff in modo rapido ed efficace. D’altra parte, i Business Center costituiscono uno strumento essenziale per i professionisti in viaggio di affari, dato che possono disporre di tutti i servizi del loro ufficio in qualsiasi località geografica. Gli utenti dei Centri Servizi associati all’ACN possono inoltre disporre di una rete di oltre 50 Centri in Italia e 2.000 Business Center in tutta Europa grazie alla creazione della Confederazione  Europea del settore, che garantisce una copertura in ogni parte del mondo.

9. I Centri Servizi sono uno strumento essenziale per alimentare lo spirito imprenditoriale. L’ubicazione di un’azienda o seconda linea di affari in un Centro Servizi è praticamente immediata e non richiede alcun investimento. Questo risparmio di tempo e denaro è un aspetto molto apprezzato dagli imprenditori che hanno bisogno di tempo per avviare la loro attività e di minimizzare i costi.

10. I Centri Servizi permettono di conciliare la vita lavorativa con quella familiare. I servizi dei Business Center comprendono il ricevimento e la gestione delle chiamate alle aziende con possibilità di deviarle a qualsiasi altra utenza telefonica. Grazie a questo servizio l’utente può svolgere la propria attività da qualsiasi luogo senza perdere appuntamenti di lavoro e migliorando in modo considerevole la qualità della vita.

Cosa ne dite?  Vale la pena di provare, no?

Gianluca Pollesel

IMPARARE DAL PASSATO PER COSTRUIRE IL FUTURO







Beh, sembra una di quelle frasi con cui un guru può aprire ad effetto un seminario sul karma.
Ma se caliamo questa affermazione nella vita di tutti i giorni possiamo trovare degli elementi di riflessione, sia per noi stessi che per quello che facciamo.

Mi capita spesso di pensare a quando è nato quest’ufficio. Lo faccio con uno spirito indagatore, per capire un sacco di cose.
Cerco le motivazioni che una volta, quando ancora l’affermazione dei servizi nella nostra società economica non era ancora così forte, poteva spingere un’azienda a servirsi del nostro Centro Uffici. E scopro che alla fine sono le stesse di adesso: la ricerca d iefficienza.
Cerco di capire anche come nel tempo si siano evoluti i bisogni. Una volta la richiesta di servizi segretariali era incredibilmente forte: dattilografia, servizi fax, servizi telex, trascrizione di testi scritt a mano.
E per contro la necessità di immagine era minore, si perdonavano molte piccole cose, come fili volanti, sedie non sempre coordinate, improvvisazione nell’arredo. L’importante era che ci fosse il servizio.

Ora le cose sono molto cambiate. L’avvento dei computer ha stravolto compleamente ciò che una volta era il servizio che potevamo erogare. I clienti sono sempre più indipendenti, sanno maneggiare le tecnologie con molta disinvoltura. Con un laptop fanno tutto, a patto che ci sia “solo” una connessione internet. E, nonostante la necessità di un posto in cui fisicamente fermarsi sia inferiore, la richiesta di immagine e l’attenzione al minimo particolare rendono il nostro lavoro ogni giorno una sfida sempre più forte. Dobbiamo essere in grado, nonostante tutte le premesse, di proporre qualcosa prima che ci venga richiesto. Ed ecco che si ricercano tecnologie sempre più sofisticate, affidabili, immediate così da poter soddisfare, o generare, le necessità del cliente.

Verso il futuro guardando il passato. Sì, è uno scenario piuttosto complesso ma si può pensare che, nonostante molti indicatori facciano pensare che sarà sempre un posto promiscuo e a bassa permanenza, la richiesta di un bello spazio, accogliente e con del personale che accoglie in modo cordiale anche i propri clienti sarà imprescindibile. I servizi saranno sempre più veloci, liquidi e dovranno vestirsi sul cliente con maggiore flessibilità e interazione digitale.
In un prossimo articolo proverò a immaginare uno scenario futuribile a medio termine.

Nel repertorio del passato abbiamo trovato alcune fotografie che ho montato in un filmato che propongo. Uno stimolo: guardare al passato per costruire il futuro.

 

Gianluca Pollesel