giovedì 30 dicembre 2010

UN ANNO DA DIMENTICARE?



Ecco come il collega Oscar Sacchi del centro O&A di Carpi (MO) ci rallegra con la sua ironia.

Buon anno a tutti!

mercoledì 22 dicembre 2010

REGALI DI NATALE AL BUSINESS CENTER

Da qualche anno  la nostra abitudine di fare dei regali ali Clienti in occasione delle feste di Natale si è trasformata in qualcosa di diverso, di più etico.

Alle bottiglie di spumante, ai libri, alle litografie d'autore da diversi anni preferiamo la solidarietà. Già, perchè a Natale ormai tutti noi abbiamo tutto e pure il superfluo. Altre persone invece no. Per loro il Natale non è quell'occasione di gaiezza e di felicità che ci accomuna.

Così, in modo molto semplice, abbiamo deciso di onorare questo momento dedicando il nostro budget per i regali natalizi a chi ne ha davvero bisogno.

Quest'anno restiamo in casa. Tutti voi sapete così è successo recentemente nella nostra terra: fiumi che hanno esondato, famiglie sbaraccate, attività e imprese economiche distrutte, agricoltura spazzata. Il nostro Natale quest'anno va a sostenere l'emergenza causata dall'alluvione nel Veneto.

E invito chi se lo sentisse di fare altrettanto. Non servono grandi cifre. Una goccia, insieme a un'altra e un'altra ancora possono fare molto. Ok, la metafora in questo caso è fuori luogo, ma il senso resta. Con poco a testa, mettendoci insieme, si può fare moltissimo!

Un buon Natale a tutti, allora.

Gianluca Pollesel

PS - riporto il link di una pagina in cui sono presenti tutti i riferimento per le donazioni. A voi la massima libertà di scegliere a chi dedicare il vostro aiuto. Vanno bene tutti.

http://www.csvpadova.org/index.php?option=com_content&view=article&id=881:donazioni-per-alluvione&catid=2:comunicati-stampa&Itemid=199

venerdì 17 dicembre 2010

PORTE ELETTRONICHE AL BUSINESS CENTER

[caption id="" align="alignleft" width="300" caption="serratura precendente a quella elettronica"][/caption]

Allora, precisiamo, non totalmente elettroniche. A dirla come il titolo potrebbero sembrare quelle da nave spaziale. In effetti, invece, sono di legno, solido legno.

E' il  cuore a essere elettronico. Un'elettronica raffinata che ci ha permesso di rendere completamente controllate da trasponder l'accesso di tutte le porte degli interni 6 e 8 del nostro Centro.

E la cosa speciale di queste serrature è che non hanno necessitato di interventi murari per far arrivare alimentazione e connessione di rete. Normalmente bisogna intervenire in modo pesante (e costoso!!) per poter fare qualcosa di simile. Invece in questo caso no.
Il segreto sta nella particolare tecnologia delle serrature SALTO che si avvale di autoalimentazione a batterie e di un sistema di passaggio dei dati "virale" tra i vari transponder. Sembra complicato a dirlo ma nei fatti è sufficiente programmare un qualsiasi transponder perche questo si faccia portatore di tutti i dati che autorizzano l'accesso a tutte le porte.

Adesso quindi siamo in grado di autorizzare accessi fuori orario in modo semplice e sicuro, in quanto le serrature, comprese quelle delle porte blindate, ovviamente,  sono dotate di sistemi di anti intrusione. E per il controllo dei locali niente passa inosservato, essendo tutti i varchi sottoposti a controllo con videosorveglianza.

Perchè il transponder invece della carta con banda magnetica? Rispondo con una domanda: quante volte vi è successo in albergo che non vi funzionasse la card siete stati costretti a scendere alla reception per cambiarla? Ecco, il transponder non ha questo problema. Basta avvicinarlo alla serratura e... click! sempre , 100 su 100. E si programma all'infinito in modo versatile e semplicissimo!

Gianluca Pollesel





martedì 14 dicembre 2010

BICCHIERATA DI NATALE AL BUSINESS CENTER

Ci siamo. E' arrivato di nuovo, con tutte le sue contraddizioni. Il Natale è qui.

Senza che ce ne accorgessimo, in punta di piedi, quest'anno, come l'anno scorso, riesce a portare  un clima di amicizia, cordialità e di star bene insieme nonostante una stagione economica, politica e sociale piuttosto dura.

Tutta questa premessa per dire che... mercoledì della prossima settimana parte ufficialmente la BICCHIERATA DI NATALE del Business Center!

Un'oretta (o forse più) di chiacchiere in libertà, informali, tra clienti e amici, conoscenti, simpatizzanti (!!) e avventori del nostro Centro ammorbidite da ottimo prosecco.

Un'occasione per conoscerci meglio e, perchè no, trovare anche nuove sinergie per il prossimo anno.

Vi aspettiamo tutti, ma proprio tutti, il 22 dicembre dalle 18.30 nella Sala Corsi del primo piano in Via Savonarola 217.

Mi raccomando, non fate tardi o restate a gola secca!

A presto!

Gianluca Pollesel

mercoledì 1 dicembre 2010

NESPRESSO® IN SALA RIUNIONI

Nuovo servizio gratuito per i clienti che usano la nostra Sala Riunioni Executive.

Da oggi abbiamo arricchito la sala riunioni più esclusiva con una macchina da caffè Nespresso® che è a disposizione gratuita dei Clienti che la utilizzano (pensavamo però di far pagare lo zucchero...).

Ricordo che per prenotare le nostre sale riunioni basta richiedere per email il modulo apposito (a breve anche online), compilarlo e inviarlo. Ad oggi l'offerta delle nostre sale parte dalla saletta a 8 posti per finire alla sala corsi da 30 posti a platea. All'interno delle sale riunioni sono presenti connessioni Wi-Fi e a rete, lavagne a fogli, videoproiettori, impianto di amplificazione e tutto il necessario per lo svolgimento di riunioni di successo.

Un'anteprima: a breve, sempre nella Sala Riunioni Executive, avremo a disposizione anche una spettacolare lavagna interattiva.

E con un piccolo extra possiamo fornire anche George... ;-)

Gianluca Pollesel

venerdì 19 novembre 2010

CHIU' BANDA PI' TUTTI!

Parafrasi di una famosa battuta di  Antonio Albanese. E alla fine il risultato è lo stesso: fa bene a tutti!

Io ovviamente parlo di banda internet, quella che fornisco ai nostri clienti all'interno del nostro centro uffici arredati. E per banda intendo ovviamente la velocità della connessione.

Ormai siamo quasi al paradosso che se non funziona il telefono per mezza giornata non se ne accorge più nessuno. Ma se manca la connettività in 5 secondi ho il primo cliente che mi domanda se è succeso qualcosa! Questo, ovviamente, per me è un chiaro indicatore che mi comunica che devo puntare molto sulla qualità e sulla velocità della mia connettività.

Relativamente alla qualità penso di aver sempre fatto delle scelte azzeccate: ho 3 provider, Interbusiness, Telecom e Fastweb. Per la velocità penso lo stesso: abbiamo installato una centrale multiprovider (Medusa) che aggrega la banda dei tre provider così da fornire in uscita una banda totale disponibile per i nostr iclienti di ben10,2 Mbit/sec!

Ma  non basta. I clienti crescono e così le loro necessità e la banda di cui hanno bisogno.

Da metà dicembre, come promesso in luglio, e stando al project manager di Fastweb, potremo finalmente contare sulla connettività in fibra ottica! Eh già, un bel tubone dedicato di fibra ottica che ci porta 10Mbit/sec di banda bilanciata!
Così, mantenendo anche parte della vecchia dotazione che aggrega le connessioni, arriveremo a quasi 20 Mega di velocità massima!

Adesso sì che abbiamo "Chù banda  pì tutti"!

Gianluca Pollesel

martedì 16 novembre 2010

“DAI TEMPO ALLA VITA” 7-21 NOVEMBRE 2010: 2 EURO AL 45505

Inoltro a tutti voi un appello che mi arriva dalla  FITOT, Fondazione per l’Incremento dei Trapianti d’Organo, Tessuti, Cellule e Medicina Rigenerativa- Onlus, che ha attivato una campagna di raccolta fondi per sostenere alcuni progetti di ricerca scientifica sul prolungamento della vita degli organi trapiantati.

Il trapianto d'organo è la terapia salvavita nell'insufficienza terminale di cuore, fegato e polmone. Il trapianto di rene consente invece una migliore qualità della vita. Negli anni più recenti le donazioni, in Italia, hanno raggiunto un buon livello, ma il numero di organi disponibili non è ancora sufficiente per soddisfare il fabbisogno di trapianti. La Regione Veneto, conscia della necessità di un'azione incisiva per aumentare il numero dei trapianti e migliorarne i risultati, nel 1995 ha costituito la Fondazione per l'Incremento dei Trapianti d'Organo (FITOT) che, successivamente, nel 1998, ha assunto la qualifica di ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). FITOT è stata dotata di personalità giuridica privata affinché possa agire con tempestività, flessibilità e con il necessario dinamismo. Nei soli primi tre anni di vita FITOT ha contribuito, nella nostra regione, al raddoppio degli organi disponibili e dei trapianti; un trend in crescita che è continuato negli anni successivi e prosegue tuttora. Oggi si può infatti dire che, tra le regioni d'Italia, il Veneto si pone tra i primi posti e ai migliori livelli mondiali per numero e qualità dei trapianti.

In questi quindici anni FITOT si è impegnata attivamente anche sui fronti della cultura della donazione, promuovendo attività di sostegno e promozione del concetto di scelta consapevole e informata, e della formazione, diventando una delle agenzie formative di riferimento per il Ministero della Salute e il Centro Regionale Trapianti contribuendo a formare più di 4.000 operatori sanitari coinvolti nella filiera donazione-trapianto.

Come noto, non vi è progresso della medicina senza il supporto di una incessante attività di ricerca scientifica. Per essere da stimolo a quanti operano nel campo dei trapianti e per perseguire la propria mission, FITOT ha assunto un ruolo molto impegnativo, che si è concretizzato nel promuovere e finanziare importanti ricerche. In particolare ha dato vita nel 1997 a CORIT, Consorzio per la Ricerca sul Trapianto di Organi, Tessuti, Cellule e Medicina Rigenerativa, suo braccio operativo sul fronte della ricerca, al quale fin da subito hanno aderito l'Azienda Ospedaliera di Padova e l'Università di Padova; oggi ne fanno parte anche l'Azienda Ospedaliera e l’Università di Verona, l'Azienda Ospedaliera e l’Università di Udine, le Aziende Ulss di Vicenza, Venezia, Treviso e Rovigo, l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. In questi anni il CORIT ha saputo creare un suo patrimonio di risorse costituito da know-how importanti quali l’immunologia dei trapianti e la gestione di progetti di ricerca clinica e\o preclinica complessi, con expertise nella preparazione e coordinamento di progetti europei.

I risultati fin qui ottenuti sono molto lusinghieri e di risonanza mondiale, ma il solo impegno non è più sufficiente. La ricerca scientifica, infatti, richiede investimenti importanti tanto da spingere FITOT ad intraprendere una nuova sfida proprio sul fronte della raccolta fondi per sostenere i progetti condotti da CORIT nell’ambito dell’immunologia dei trapianti.

Chi fa un trapianto (di rene, cuore o fegato) ha oggi 90 probabilità su 100 di stare bene a un anno dall'intervento chirurgico. Ma i risultati a lungo termine – 10/15 anni – non sono così buoni.

È perché i farmaci antirigetto che si usano adesso hanno eliminato quasi del tutto il rigetto acuto (quello che si verifica entro un mese dal trapianto), ma non sanno contrastare quello che i medici chiamano rigetto cronico, una forma di danno progressivo all'organo che si manifesta negli anni e porta pian piano alla perdita della funzione del rene (o del cuore o del fegato). E così si deve fare un altro trapianto o, nel caso del rene, tornare alla dialisi. Le ricerche condotte da CORIT si svolgono in questo ambito.

I destinatari dei progetti di ricerca sono tutti i trapiantati e tutte le persone attualmente in lista d’attesa.

Al momento in Italia sono più di 10.000 le persone che attendono un trapianto d’organo. Le ricerche condotte da CORIT hanno quindi come finalità quella di far sì che l’organo trapiantato possa durare quanto la vita del ricevente.

La campagna di raccolta fondi promossa da FITOT è fortemente sostenuta anche delle più importanti associazioni della donazione e del trapianto a livello nazionale: AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), ANED (Associazione Nazionale Dializzati e Trapiantati) e ACTI (Associazione Cardio Trapiantati Italiana).

La modalità di realizzazione individuata è quella dell’SMS solidale.  Il periodo richiesto è dal 7 al 21 novembre 2010.

Basta un SMS per donare 2 euro. Offriamo 2 caffè. E facciamo girare questo appello.

Grazie per l'attenzione.

Gianluca Pollesel


SOLUZIONI RAPIDE, FLESSIBILI ED ECONOMICHE PER SUPERARE LA CRISI

Qualche tempo fa, con gli amici e colleghi di ACN, l’Associazione Spagnola dei business center, durante una cena ci siamo trovat ia riflettere sul nostro lavoro e su chi siamo. Certo, tutti noi sapevamo chi fossimo, dal punto di vista imprenditoriale, ma i pensieri emersi sulla vera natura del nostro lavoro, sulle implicazioni nell’economia, anche internazinale, ci hanno spinto a mettere per iscritto le considerazioni.

Dieci spunti percomprendere in modo semplice ed efficace quanto le nostre attività siano davvero fondamentali per un processo di ripresa socio-economica. Dieci punti che si adattano a noi business center ma anche, viste in un’ottica più ampia, si possono adattare anche a tutte le imprese che possono sfruttare l’onda anomala della crisi attuale per riprendere il proprio vantaggio competitivo.

Ecco i 10 punti:

1. Una buona ubicazione della sede migliora l’immagine e il rendimento dell’azienda. L’attenzione all’immagine diventa, soprattutto nei momenti di recessione, un valore aggiunto. L’acquisizione di nuovi clienti e la loro interazione con l’azienda sono resi più facili dalla buona ubicazione dell’azienda stessa.

2. I Centri Servizi offrono soluzioni flessibili alle aziende. Le aziende possono far fronte alla crisi utilizzando le immobilizzazioni senza fermare la produzione, dato che i Centri Servizi forniscono tutte le attrezzature e i servizi necessari affinché qualsiasi azienda possa esercitare la propria attività, con la massima flessibilità nel contratto utente-Business Center (ore, giorni, mesi, tempo indeterminato, ecc.) senza la necessità di alcun investimento.

3. Stabilire la propria attività in un Business Center comporta un notevole risparmio per il cliente. Perché pagare di più per un ufficio quando si può pagare meno? La spesa iniziale per l’utente di un Centro Servizi è dell’82,35% inferiore a quella di chi usufruisce di un ufficio convenzionale, con un risparmio mensile pari al 60,39% (fonte centro studi ACN-Spagna). Provate a utilizzare il nostro calcolatore di risparmio!

4. Il Business Center offre immediatamente un ufficio ad aziende e professionisti. Una volta firmato il contratto con il Centro Servizi, l’azienda può utilizzare da subito gli impianti per tutto il tempo che l’imprenditore desidera. Questa caratteristica dei Business Center è molto importante per le aziende che, a causa di incidenti di vario tipo (furti, incendi, allagamenti, ristrutturazioni ecc.) non possono svolgere la propria attività nel loro ufficio abituale e non intendono sospenderla durante i lavori di ripristino dei locali. Consente, inoltre, a imprenditori e professionisti di non lasciarsi sfuggire opportunità di affari a causa della momentanea indisponibilità dell’infrastruttura.

5. L’ufficio virtuale consente all’imprenditore di ridurre al minimo le spese. Quando l’imprenditore non ha bisogno di uno spazio fisso per svolgere la propria attività, l’ufficio virtuale offerto dai Centri Servizi rappresenta l’opzione più economica, grazie alla possibilità di utilizzarne gli impianti per un periodo determinato, di domiciliare la propria azienda nel Centro Servizi e di gestire la corrispondenza in modo permanente. In altre parole può avvalersi di tutti i servizi di un ufficio senza dover sostenerne i costi.

6. I Centri Servizi si adattano alle reali esigenze degli utenti. Questo nuovo modello di “ufficio su misura” offre ai clienti la possibilità di organizzare incontri, conferenze, congressi, ecc. nei suoi impianti, grazie alle sale riunioni attrezzate di cui i Centri Servizi dispongono. Ambienti confortevoli dotati di tecnologie all’avanguardia per la voce e i dati, proiettori e attrezzature per videoconferenze renderanno ogni riunione di lavoro ancor più professionale.

7. Offriamo un servizio altamente professionale alle aziende che necessitano di una sede per la propria attività. Gli utenti dei Centri Servizi non devono preoccuparsi della manutenzione dell’ufficio, delle forniture, della tecnologia, ecc., quindi possono dedicare tutto il loro tempo all’attività dell’azienda, ottenendo risultati migliori.

8. I Centri Servizi facilitano l’apertura di filiali e la mobilità delle aziende. I Centri Servizi rappresentano la sede ideale per le delegazioni di aziende in quanto consente di ospitare tutto lo staff in modo rapido ed efficace. D’altra parte, i Business Center costituiscono uno strumento essenziale per i professionisti in viaggio di affari, dato che possono disporre di tutti i servizi del loro ufficio in qualsiasi località geografica. Gli utenti dei Centri Servizi associati all’ACN possono inoltre disporre di una rete di oltre 50 Centri in Italia e 2.000 Business Center in tutta Europa grazie alla creazione della Confederazione  Europea del settore, che garantisce una copertura in ogni parte del mondo.

9. I Centri Servizi sono uno strumento essenziale per alimentare lo spirito imprenditoriale. L’ubicazione di un’azienda o seconda linea di affari in un Centro Servizi è praticamente immediata e non richiede alcun investimento. Questo risparmio di tempo e denaro è un aspetto molto apprezzato dagli imprenditori che hanno bisogno di tempo per avviare la loro attività e di minimizzare i costi.

10. I Centri Servizi permettono di conciliare la vita lavorativa con quella familiare. I servizi dei Business Center comprendono il ricevimento e la gestione delle chiamate alle aziende con possibilità di deviarle a qualsiasi altra utenza telefonica. Grazie a questo servizio l’utente può svolgere la propria attività da qualsiasi luogo senza perdere appuntamenti di lavoro e migliorando in modo considerevole la qualità della vita.

Cosa ne dite?  Vale la pena di provare, no?

Gianluca Pollesel

IMPARARE DAL PASSATO PER COSTRUIRE IL FUTURO







Beh, sembra una di quelle frasi con cui un guru può aprire ad effetto un seminario sul karma.
Ma se caliamo questa affermazione nella vita di tutti i giorni possiamo trovare degli elementi di riflessione, sia per noi stessi che per quello che facciamo.

Mi capita spesso di pensare a quando è nato quest’ufficio. Lo faccio con uno spirito indagatore, per capire un sacco di cose.
Cerco le motivazioni che una volta, quando ancora l’affermazione dei servizi nella nostra società economica non era ancora così forte, poteva spingere un’azienda a servirsi del nostro Centro Uffici. E scopro che alla fine sono le stesse di adesso: la ricerca d iefficienza.
Cerco di capire anche come nel tempo si siano evoluti i bisogni. Una volta la richiesta di servizi segretariali era incredibilmente forte: dattilografia, servizi fax, servizi telex, trascrizione di testi scritt a mano.
E per contro la necessità di immagine era minore, si perdonavano molte piccole cose, come fili volanti, sedie non sempre coordinate, improvvisazione nell’arredo. L’importante era che ci fosse il servizio.

Ora le cose sono molto cambiate. L’avvento dei computer ha stravolto compleamente ciò che una volta era il servizio che potevamo erogare. I clienti sono sempre più indipendenti, sanno maneggiare le tecnologie con molta disinvoltura. Con un laptop fanno tutto, a patto che ci sia “solo” una connessione internet. E, nonostante la necessità di un posto in cui fisicamente fermarsi sia inferiore, la richiesta di immagine e l’attenzione al minimo particolare rendono il nostro lavoro ogni giorno una sfida sempre più forte. Dobbiamo essere in grado, nonostante tutte le premesse, di proporre qualcosa prima che ci venga richiesto. Ed ecco che si ricercano tecnologie sempre più sofisticate, affidabili, immediate così da poter soddisfare, o generare, le necessità del cliente.

Verso il futuro guardando il passato. Sì, è uno scenario piuttosto complesso ma si può pensare che, nonostante molti indicatori facciano pensare che sarà sempre un posto promiscuo e a bassa permanenza, la richiesta di un bello spazio, accogliente e con del personale che accoglie in modo cordiale anche i propri clienti sarà imprescindibile. I servizi saranno sempre più veloci, liquidi e dovranno vestirsi sul cliente con maggiore flessibilità e interazione digitale.
In un prossimo articolo proverò a immaginare uno scenario futuribile a medio termine.

Nel repertorio del passato abbiamo trovato alcune fotografie che ho montato in un filmato che propongo. Uno stimolo: guardare al passato per costruire il futuro.

 

Gianluca Pollesel

 

lunedì 25 ottobre 2010

LABORATORIO DI COACHING

Il modo migliore per conoscere il COACHING? Provarlo!

Da tempo fonti autorevoli e testimonianze di leader, che ne hanno riscontrato i benefici, evidenziano la validità del coaching. Uno degli studi più interessanti, riportato dal Financial Times, dimostra che se la formazione migliora produttività e apprendimento in media del 22%, con il coaching si raggiunge l’88%.

E’ per farti conoscere da vicino i vantaggi e le peculiarità del coaching, che ti invitiamo ad un appuntamento dimostrativo.

Il Laboratorio di Coaching è un incontro con le aziende per comprendere come si svolge una sessione pratica di coaching, condotta da un Coach professionista per valutare le applicazioni utili alla vostra azienda e conoscere le competenze chiave del coaching, quali obiettivi si possono raggiungere e quali benefici si possono ottenere.

Il Laboratorio, riservato esclusivamente alle aziende ed offerto in forma gratuita, è aperto a Manager, Responsabili Risorse Umane, Responsabili Formazione, Sviluppo e Organizzazione, Direttori e Amministratori Delegati.

Anche il Laboratorio di Coaching  si inserisce nella cornice della formazione che sta caratterizzando la nuova stagione di Business Center, sempre più orientato ad offrire non solo servizi di Ufficio Arredato temporaneo o Servizi di  Segretariato Virtuale ma anche formazione personale e aziendale.

Referenze
TCPItaly - The Change Partnership - offre servizi di Executive Coaching che consentono ai manager e ai top team di sviluppare il loro talento e la loro performance personale per raggiungere con successo ambiziosi obiettivi professionali.

La nostra Coaching Academy offre percorsi di formazione per sviluppare la cultura aziendale del coaching, formare la figura professionale del coach interno all’azienda e realizzare un nuovo stile di leadership del manager come Coach.

Accetteremo soltanto un numero limitato di partecipanti. Pertanto ti invitiamo ad anticipare tempestivamente la tua adesione rispondendo a: laboratorio@tcpitaly.com

Adesioni anche su Facebook

A presto allora!

Gianluca Pollesel

 

UN SUCCESSO PER ASSOTEMPORARY A CATANIA

Si è concluso venerdì il secondo congresso nazionale di Assotemporary a Catania.

Una tavola rotonda con ospiti illustri di Istituzioni e Università, un pubblico interessato e curioso e, complice, la calda ospitalità di Lorena Virlinzi e di tutto lo staff di Beasy Bureau hanno resso l'incontro decisamente coinvolgente.

Per 2 ore abbiamo parlato di temporaneo, di come le esternalità positive generate dall'utilizzo diffuso di questi servizi possano creare indotto sia economico che, di riflesso, sociale positivo proprio in momenti congiunturali come l'attuale e di come ci si possa divertire anche facendo gli imprenditori di strutture temporanee.

Il prossimo appuntamento con Assotemporary sarà il 10 novembre presso Assosim, l'Associazione delle Società di Intermediazione Mobiliare, a Milano, per parlare di "Norme e Contratti per Temporary Shop e Business Center", convegno riservato ai soli associati Assotemporary.

E' stato anche un ottimo successo mediatico: ecco alcuni link: Confcommercio1 Confcommercio2 Confcommercio3 Industria01 Siciliano Cronacaoggi Ufficiarredati.it

Gianluca Pollesel

venerdì 22 ottobre 2010

CHI SIAMO: LORENA VIRLINZI CI PRESENTA

Sono a Catania, in questi giorni, per il secondo congresso nazionale di Assotemporary, la nostra associazione di categoria aderente a Confcommercio. E si stanno attivando tutti  i canali mediatici come non avevamo pensato. Giornali, blog e televisioni richiedono informazioni su di noi.

Sembra strano, per un'attività nata così tanto tempo fa, che solo ora ci si accorga del potenziale incredibile che le strutture come la nostra, e anche come quelle dei nostri colleghi che hanno fatto del negozio temporaneo l'attività principale, hanno a livello socioeconomico.

Lorena Virlinzi, collega di Catania proprietaria di Beasy Bureau e che ospita in questi giorni l'evento, parla in televisione del nostro lavoro  in un modo davvero chiaro e avvincente.

Ascoltiamola in questo video.





lunedì 18 ottobre 2010

CORSO DI PUBLIC SPEAKING

Ormai il nostro rapporto con l'Associazione Fletcher Lynd si è consolidato e così che anche per quest'anno siamo la sede per tutti i loro corsi.

Comincierà infatti il giorno 8 novembre, presso la nuova sala formazione del secondo piano, il terzo corso di PUBLIC SPEAKING.
Il corso è dedicato a chiunque voglia trovare la sicurezza di esprimere le proprie idee, opinioni non solo a platee di centinaia di persone, come si potrebbe immaginare, ma anche all'interno di piccoli gruppi.

Infatti sapete qual è la paura più diffusa? Quella di parlare in pubblico, di doversi esporree  di essere al centro dell’attenzione.
A causa di questa paura perdiamo molteplici opportunità rimanendo nell’ovattato tepore della nostra zona di comfort; non cogliamo l’occasione, non ci facciamo avanti e così le situazioni non cambiano mai.
Continuando a fare le cose che abbiamo sempre fatto, continueremo ad ottenere i risultati che abbiamo sempre ottenuto.
Oggi, nella società delle conoscenze e della comunicazione, saper parlare in pubblico non è più un optional ma una necessità. Visto che lo si può apprendere e farlo diventare un divertimento, perché non approfittarne?

Il formatore è Francesco Carraro, nato nel 1970, si è laureato in giurisprudenza presso l'Università di Padova nel 1994 e in scienze della formazione nel 2009.

Il corso si terrà il giorno 8 novembre, lunedì, dalle 9 alle 18 presso la Sala Formazione del secondo piano di Business Center, invia Savonarola, 217 a Padova.

Per informazioni: Silvia Cappelli, 347/7218261, per email all'indirizzo: corsi.formazione@yahoo.it o su Facebook

Gianluca Pollesel

martedì 12 ottobre 2010

COWORKING A PADOVA


Quest'anno le novità non finiscono mai.
Sarà perchè i tempi spingono a pensare un sacco a come rimettersi in gioco, sarà che la nostra indole di innovatori non ci lascia mai ma questa è una grande novità. Non un riposizionaemnto di un servizio ma un  servizio nuovo vero e proprio con tanto di marchio e sito autonomo.

COWORKING.  Chi non sa cosa sia il coworking di fatto lo può immaginare scomponendo la parole: lavorare il collaborazione, condividendo degli spazi in comune. In effetti la condivisione degli spazi è ciò che facciamo da sempre, ma finora gli spazi erano ad uso esclusivo. Ora, il coworking vuole che gli spazi di lavoro siamo realmente condivisi. Così abbiamo preso una delle stanze più grandi e belle del nostro centro e l'abbiamo dedicata a questo scopo.

Un open space in cui si trovano 8 posti lavoro fianco a fianco attorno a un tavolo che fa da collettore di idee. Tutte le postazioni sono raggiunte dal nostro segnale Wi-Fi ad alta velocità, sono disponibili, come servizi aggiuntivi,  stampanti, fax, fotocopiatore a colori, area ristoro.  E le postazioni sono utilizzabili anche a ore! Sì perchè in questo caso, per aumentare ancora di più la flessibilità del servizio abbiamo deciso che i posti potranno essere usati anche per una singola ora. Abbiamo infatti predisposto 4 pacchetti di servizio prepagato da 10 a 100 ore, a prezzi pazzeschi!

Ovviamente possiamo offrire ai coworker tutti i servizi che offriamo normalmente ai nostri clienti: ufficio virtuale, uffici arredati in uso esclusivo sia a giornata che a tempo indeterminato, domiciliazioni legali, assistenza segretariale e servizi professionali, quali assistenza legale, notarile, amministrativa e contabile, grafica e comunicazione, marketing e pianificazione.

Coworkingpadova.it. Lavoriamo insieme, meglio.

Gianluca Pollesel

martedì 28 settembre 2010

L'UFFICIO GESTALTICO?

Yess, il nostro ufficio è Gestaltico.

No, non mi sono bevuto il cervello. E' che oggi mi sono imbattuto nuovamente in questa parola, che mi aveva così affascinato quando la studiai all'università in un corso di "Pscicologia cognitiva", e ho provato a ricondurla al mio lavoro.

In definitiva  una cosa è Gestaltica se  l'insieme delle parti che la compongono, prese separatamente, non servono più allo scopo per cui quella cosa era costruita.

E' una parola tedesca che riferisce a una corrente della psicologia, la Gestalt appunto, dell'inizio del '900.

Riporto il concetto di Gestalt nel servizio che offro: il servizio di ufficio arredato temporaneo. Semplice. Hai bisogno di un ufficio, vieni nel nostro Centro, scegli l'ufficio che veste meglio le tue esigenze, stipuli il contratto e cominci a lavorare.

Bene. Ma da cos'è composto tutto questo servizio? Soprattutto: quali sono le parti che lo compongono e quanto costano?

Semplice anche qui: è composto da un immobile (l'ufficio vero e proprio, le parti comuni, i corridoi, i bagni, le sale d'attesa, le scale), dall'arredamento (mobili, lampade, appendiabiti, tende, suppellettili), dai costi invisibili che si chiamano servizi, come le manutenzioni, i canoni e le utenze, le pulizie, gli adeguamenti normativi, il personale di reception sempre presente.

Ora, se prendiamo le varie componenti e le assembliamo tra di loro otteniamo una cosa molto simile al servizio che offriamo. E il valore economico? Per calcolarlo abbiamo creato uno strumento su web che permette a chiunque di valorizzare tutte queste fasi e di rendersi conto quanto costi un ufficio gestito in proprio.

E la Gestalt, dov'è finita?
Ecco, se prendiamo i vari componenti dell'ufficio, per conto loro, ci potremmo fare un sacco di cose, dicevo. Messi però all'interno del nostro Centro Uffici diventano un servizio unico e inscindibile, che produce un effetto superiore alla somma del valore delle parti. E questo è riscontrabile non solo dai valori economici, che rendono il nostro servizio assolutamente competitivo rispetto una gestione autonoma dell'ufficio. Ma è verificabile anche da quel valore non che non si può calcolare che è dato dal trovarsi in una struttura professionale organizzata per rendere la vita dell'ufficio un'esperienza nuova e piena di energia, un punto di partenza, di sinergia e di incontro che non si potrebbe trovare altrimenti.

Cose Gestaltiche, insomma.

Gianluca Pollesel

lunedì 20 settembre 2010

EXTRA E' MEGLIO!

ufficio virtuale business center padovaDa ottobre comincia l'eccezionale promozione per il nuovo servizio Ufficio Virtuale EXTRA!

Chi non sapesse cosa sia il servizio di Ufficio Virtuale pensi solo che è il modo più facile, economico, veloce e d'immagine per abbattere i costi della segreteria di un ufficio o per aprire un nuovo ufficio!

In definitiva vi attiviamo un numero telefonico personalizzato nella nostra centrale telefonica, un numero di fax digitale e riceviamo la vostra posta presso il nostro indirizzo. Ah, tra l'altro, al numero telefonico che vi diamo rispondiamo noi col vostro nome, sempre e comunque, dalle 8 e mezza alle 7 di sera.

Tempo di attivazione del servizio? 15 minuti, il tempo di firmare il contratto (e di pagarlo, anche ;-))

Per soddisfare differenti esigenze abbiamo costruito diverse "taglie" di servizio, da quella per l'azienda appena costituita a quella per il grosso studio di avvocati che riceve decine telefonate, raccomandate e atti giudiziari.

Da ottobre, dicevo, parte la innovativa promozione del servizio Ufficio Virtuale EXTRA fino al 31 dicembre.

Ai diversi servizi di Ufficio Virtuale in abbonamento (Small, Medium, Large) aggiungiamo la formula EXTRA! Con solo il 30% in più del costo del pacchetto prescelto aggiungiamo fino a 6 giornate intere di Day Office, l'ufficio a giornata da usare al bisogno senza l'impegno di un ufficio fisso.

Ecco l'anello di congiunzione tra il puro Ufficio Virtuale e l'Ufficio Arredato!

E per i primi 5 contratti includeremo anche 1 giornata di Sala Riunioni per tutta la durata del contratto!

Per maggiori informazioni chiamate il numero verde 800/511.511 o scrivete a info@businesscenter.it.

A prestissimo allora!

Gianluca Pollesel

martedì 14 settembre 2010

IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI



Ok, titolo un po' forte ma abbastanza significativo ed esplicativo di quello che ci è successo.

In agosto abbiamo fatto un po' di ferie col blog. Poi l'ultimo giorno delle mie vacanze ricevo un messaggio, sul mio inseparabile Blackberry, dal nostro blog che dice che una pagina è cambiata. E qualche minuto dopo ricevo un mesaggio di un nuovo post pubblicato che dice "Lasciate fare i lavori a chi ne è capace... hihihihi!!" (post che avrete ricevuto anche voi, tra l'altro).

Non capivo, stordito dal messaggio strano e non atteso, cosa potesse essere successo.

Il giorno seguente, al rientro in ufficio, la verità. Scopro che un "abile informatico" (a voi in seguito etichettarlo con gli epiteti più adeguati) è entrato nel blog tramite una falla di Wordpress, la piattaforma che usiamo per il blog, la più utilizzata al mondo, e ha cancellato  TUTTO! E quando dico tutto intendo  3 anni di lavoro, una novantina di articoli originali, ore, mesi  di lavoro e ricerche sulla tecnologia per rendere il blog più leggibile, studi dei grafici per creare un prodotto coordinato. Tutto per dimostrare quanto in gamba fosse, l'"abile informatico".

Sì, perchè la pagina che ha attaccato era quella in cui spiegavo come si potesse installare Wordpress su un proprio dominio, cercando di fare un favore a chi non lo sapeva fare. Questo "abile informatico", piccato evidentemente dal fatto che avessi detto qualcosa di troppo semplicistico e magari incompleto, si è arrogato il diritto di fare giustizia dimostrando che le cose così come le avevo spiegate erano da incompetenti.

Ecco perchè siamo rimasti in silenzio per tutto questo tempo. Abbiamo dovuto trovare la soluzione che temporaneamente ci permettesse di continuare a scrivere in un modo abbastanza veloce senza rinunciare alla flessibilità di wordpress.

Un po' alla volta ricaricheremo anche tutti gli articoli di cui avevamo il backup. Ma ci vorrà tempo, molto tempo anche per fare solo questo.

Tutto perchè un "abile informatico" ha voluto lasciare la sua firma, proprio quella firma che sta seguendo la Polizia Postale.

Grazie ancora per la comprensione.

Gianluca Pollesel

lunedì 13 settembre 2010

MI FACCIO IMPRESA - SECONDO SALONE DEI NEOIMPRENDITORI


I giorni 1 e 2 ottobre presso la sede dell'Università Bocconi in via Via Roentgen 1 a Milano si svolgerà il secondo salone dedicato ai neoimprenditori: Mi faccio impresa 2010.

Con La nostra associazione di categoria Assotemporary parteciperemo con uno stand tutto nostro!

Inoltre venerdì 1 alle ore 17 avremo a disposizione una finestra di un'ora in cui spiegherò ai neoimprenditori cosa siano gli uffici arredati a tempo e quali vantaggi reali e immediati possano portare ad un'impresa appena costituita.

Penso che sia importante che chi vuole costituire una nuova impresa partecipi ai numerosi seminari GRATUITI durante la manifestazione. Il successo di un'impresa parte da una buona formazione imprenditoriale di base, soprattutto in questo momento storico che non perdona l'improvvisazione.

E invito tutti i colleghi dei centri italiani a farsi avanti e partecipi in quanto l'audience che troveremo in quei giorni sarà porprio quella che noi stessi vogliamo approcciare da sempre: i nuovi imprenditori!

A presto allora?

Gianluca Pollesel

mercoledì 1 settembre 2010

PASSATA LA CRISI, VIVREMO MEGLIO DI PRIMA



Riporto un articolo di Espansione di giugno 2009, a firma di Paolo Stefanato, in cui è intervistato Valerio Castronovo, il maggiore storico italiano dell’industria.
Dice: “Superata la decrescita, ci sarà più etica negli affari e nei consumi. E il capitalismo diventerà più robusto, dinamico ed equo”.

Passata la crisi, vivremo meglio di prima di Paolo Stefanato
“La crisi è generale. Ne soffrono la Germania, l’Inghilterra, la Francia. Ne soffrono gli Stati Uniti. Diceva il grande Einaudi che la scienza economica non esiste: esiste solo il buon senso applicato all’economia. E il buon senso in questo caso ci dice due cose. Primo: che nel tunnel della crisi ci siamo cacciati perché da almeno un paio di decenni viviamo tutti al di sopra dei nostri mezzi. Secondo: che per venirne fuori bisogna fare esattamente il contrario, cioè lavorare di più e guadagnare e spendere di meno. Questa corsa pazza dietro al superfluo conduce non soltanto alla rovina, ma anche all’insoddisfazione perpetua”. Sembrano parole di oggi, e invece così scriveva Indro Montanelli oltre vent’anni fa. E dunque cosa avverrà durante e soprattutto dopo la decrescita? E cosa fare per accelerarne l’uscita?
Valerio Castronovo, storico ed economista, è profondamente convinto che mutamenti radicali ci saranno. Ma è anche fiducioso perché la prima cosa che ci dice è: “Se ne uscirà l’anno prossimo, anche all’inizio. Dipende da come si muove la comunità internazionale: perché come la valanga è arrivata da lontano e ha investito tutti, così la sintonia delle politiche economiche sarà essenziale per uscirne”.


Ma come sarà la decrescita?
La parola chiave è fiducia: senza fiducia non parte niente. Le banche devono ricostituire i propri patrimoni, perché altrimenti non possono fare credito alle imprese. E la mina finanziaria dei titoli tossici dev’essere disinnescata. Questo è il presupposto. Il futuro?
Seguirà sempre i modelli del capitalismo, ma c’è un fatto fondamentale di cui tener conto.


E cioè?
Che il capitalismo si rinnova anche con le crisi. Nel senso che diventa più robusto, dinamico, equo. Se concordiamo sul fatto che il capitalismo produce benessere, ricchezza, reddito, possiamo guardare serenamente al futuro: perché questa crisi porterà ad una più equa distribuzione del reddito. Una strada che fa bene alla democrazia, all’economia di mercato e che restituisce la fiducia in esse.

Cosa dovremmo fare nel dopo-crisi per dimostrare di aver capito la lezione?
Si dovrà investire di più in ricerca, sviluppo, nuove filiere di prodotto. Beni correnti nei Paesi emergenti, valore aggiunto nei mercati più maturi. Ma tutto sarà dominato da maggior conoscenza, dalla capacità di gestire più cognizioni e di mettersi in gioco. Vale soprattutto per Stati Uniti ed Europa.


E che cosa cambierà di più?
Le prospettive migliori vengono da due settori: ambiente ed energia. Si cercherà di consumare meno combustibili possibile (ce ne sono, ma inquinano, creano effetto serra e cercarli costa sempre di più). Non a caso sono i due grandi temi sui quali scommette anche Barack Obama.
Ambiente ed energia sono settori economici che richiedono anche una cultura diversa …
Già, incorporano soprattutto valori di base, etici: quelli appunto che sono degenerati e che hanno fatto scoppiare la crisi. Si perseguiranno nuovi comportamenti nell’etica degli affari, non si guarderà solo ai risultati a breve. Non si tratta soltanto di volere aria più pulita: si tratta di inseguire una migliore qualità di vita.

La qualità della vita sarà sempre, come oggi, scandita dai prodotti di consumo?
Andrà al di là dei beni di consumo, o meglio, darà a essi un contenuto diverso. Per esempio, l’automobile non scomparirà ma si andrà verso auto ecologiche o a minor cilindrata. Saranno riformulati molti prodotti sia per risparmiare energia, sia per offrire prezzi accessibili. E il tutto avverrà con un elemento nuovo: la concorrenza dei Paesi emergenti. La Nano Tata, l’auto indiana low cost, può essere il simbolo di tutto questo. Di un rimescolamento mondiale di carte che potrà avere anche effetti sconvolgenti.

Diceva: "al di là dei beni di consumo…"
Sì, pensiamo all’agricoltura: sono stati abbandonati milioni di ettari, ma intanto la popolazione mondiale passava da tre a sei miliardi, con grandi squilibri tra risorse e popolazione. Si cercheranno nuovi equilibri di redistribuzione. Poi la crisi ci ha insegnato che bisogna provvedere di più alla salute e al welfare. Mai come oggi gli Stati Uniti hanno scoperto di avere livelli minimi di protezione sociale; l’Europa è più avanti. Ma la crisi ci pone anche un altro problema: perché mostra che gli ammortizzatori sociali non bastano…la speranza di vita media si è allungata, gli ultrasessantenni sono un terzo della popolazione e ci si chiede come assisterli adeguatamente.
Valori umani fondamentali, dunque?
C’è – ci sarà – la riscoperta di prospettive, aspettative ed esigenze che hanno anche a che fare con il sociale. Ma che, contemporaneamente, incidono sull’economia e che possono innescare attività di economia reale. Dieci anni fa si diceva: l’industria manifatturiera andrà riducendosi, avranno più importanza la conoscenza e la finanza. E se la conoscenza resta sempre essenziale, la vita lavorativa cambierà quattro, cinque volte. Avrà successo chi avrà più cognizioni e aggiornamenti continui.

La finanza invece?
I Paesi anglosassoni, soprattutto, hanno finanziarizzato l’economia, riducendola a puri movimenti di capitali e alla produzione di denaro dal denaro. Oggi Irlanda, Gran Bretagna, ma anche Spagna, Francia, Stati Uniti scontano la progressiva deindustrializzazione a vantaggio di un’economia di carta. La crisi ci riporta a valutare l’economia reale. Ecco, alla fine sa quale sarà la via felice della decrescita? La riscoperta dell’orgoglio del fare.”

Fiducia, dice Valerio Castronuovo. E’ la fiducia, la visione che le cose saranno migliori che ci animano e che ci fanno migliorare giorno per giorno. Perchè “panta rei”, tutto scorre.
Gianluca Pollesel

venerdì 30 luglio 2010

A MANETTA!!!



Eh sì, oggi abbiamo veramente acceso i reattori! E il nostro missile si chiama FIBRA OTTICA DEDICATA a 10 Mbit in  banda bilanciata.

Oggi abbiamo siglato l’accordo con Fastweb per il rilascio di una linea in fibra ottica dedicata  per gestire la telefonia con 24 linee digitali in selezione passante e 4 linee analogiche di supporto e, soprattutto, un mare di banda internet garantita per navigare!

Ormai tutto quanto si sta spostando sulla rete IP: comunicazioni voce, navigazione, transazioni, video. Avere una banda risicata e magari non bilanciata (come l’ADSL che riceve ad alta velocità ma trasmette alla velocità di un bradipo) è un limite per le aziende, soprattutto per quelle che come noi offrono servizi ad altre aziende così eterogenee tra di loro. Avere disponibilità di banda bilanciata  HDSL è fondamentale per noi per garantire un servizio professionale e di alto livello a tutti i clienti.

Adesso, con la nuova soluzione, che prevede anche un servizio di supporto garantito a velocità warp, arriviamo a disporre di quasi 20 Mbit totali. E penso che in italia siano pochi, se non addirittura inesistenti, i centri ufficio che dispongono di questa portante (però sarei contento di essere smentito).
Cosa vuol dire ciò? Che potremo attivare servizi VoIP, servizi di videoconferenza a velocità reale, che associati al nostro server Medusa Multicarrier, saranno davvero lo stato dell’arte della tecnologia al servizio del cliente.

Ma, soprattutto, ciò vuol dire che quando navigerete con la nostra rete dovrete davvero allacciare le cinture di sicurezza, perchè andiamo a manetta!

Gianluca Pollesel

venerdì 23 luglio 2010

E SE FACESSI IL CIALTRONE?


E’ un rischio, certo.
Faccio stipulare un contratto, che sia di ufficio arredato o di ufficio virtuale, prometto di fare e dare tutto quanto mi viene richiesto e poi, una volta acquisito il cliente, glisso amabilmente, come la più nobile arte affabulatoria saprebbe fare.

Noi, da sempre, lavoriamo in questo modo: contratto, lungo da leggere, lo so, ma completo perfino in modo pleonastico, quotazioni e contenuti chiari sottoscritti e integrati nel contratto e un codice deontologico tutto nuovo. E a breve anche delle condizioni generali approvate dalle associazioni dei consumatori e registrate in camera di commercio.

Perchè questi pensieri? Beh, in questi giorni sono successi diversi fatti che mi hanno fatto pensare a come sia facile vendere promettendo contenuti di un servizio e poi rinnegarli bellamente.
Per questo motivo ho voluto solo scrivere come per noi sia importante far bella figura sia nell’immediato con un cliente, a costo di sembrare  noiosi, sia nel lungo periodo, cosicché un cliente possa suggerire ad amici i nostri servizi sicuro di fare bella figura.

Perchè sebbene Business Center sia una S.r.l. è la mia faccia e il mio nome che tutti i giorni devo far vedere. E lo voglio fare per molto, moltissimo tempo.
Gianluca Pollesel

lunedì 19 luglio 2010

QUANTO VALE IL NOSTRO BLOG? € 17.407,12

Ecco, questa è una delle domande che mi sono fatto spesso. Dopo un sacco di anni che sei sul mercato (virtuale) ti piacerebbe comprendere se, indicizzazioni a parte, esiste un modo per sapere se il tuo lavoro possa essere valutato, pur nella sua aleatorietà.

Il valore di un sito internet dipende da molte cose ma, fondamentalmente, da quanto è richiesto, da quanto è popolare, da quanto è utile, da quanto viene visitato.

Oggi per caso mi sono imbattuto in un sito che utilizzando tutti questi parametri, incrociati con le statistiche di Alexa, genera in automatico il valore teorico del sito. Dico teorico perchè penso che nessuno potrebbe essere disposto a pagarmi più di 17mila euro questo blog.

Però mi dà quantomeno una misura della stima rispetto ad altri siti analoghi. Ecco il valore attuale: seguite il link.

Ma la cosa più strana è il valore del nostro sito istituzionale, www.businesscenter.it, presente nella rete da prima del 2000 e indicizzato ovunque e da sempre in modo molto forte.

Ecco  il sorprendente risultato:



 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chi offre di più?

 

Gianluca Pollesel

lunedì 28 giugno 2010

IL GRUPPO VINCE: SIAMO CON UFFICIARREDATI.IT

Qualche anno fa il mio caro amico e collega Gianluca Mastroianni, che gestisce un bellissimo centro uffici a Modena, ebbe un’idea folgorante: creare un motore di ricerca a pagamento specializzato per i centri ufficio come i nostri.
E fui, penso, il suo primo inserzionista. Bellissima idea, che andava a colmare un vuoto e una grande necessità, soprattutto per i piccoli centri che non potevano permettersi un SEO professionale e quindi una presenza qualificata sulla rete.

Aderii col Business Center più che altro per curiosità perché ritenendo la cosa una vera e propria necessità nel nostro settore volevo capirne il funzionamento. Dopo un anno però decisi non rinnovare l’adesione e di gestire in proprio tutta la promozione del nostro nuovo sito in considerazione del fatto che volevo attuare una campagna molto incisiva concentrata su di noi. Cosa che per un paio di anni dette dei buoni frutti.

Ma i tempi cambiano e bisogna prenderne atto: le campagne pubblicitarie, soprattutto quelle di Google con AdWords diventano sempre più care e meno efficaci, il lavoro dei SEO costoso soprattutto commisurato a risultati che non arrivano come prima a fronte di una spesa aumentata. E allora bisogna agire di conseguenza. In modo drastico.

Ci sono momenti in cui bisogna avere l’umiltà, soprattutto con sé stessi, e il buon senso di riconoscere quando le cose non vanno bene e che le stesse necessitano di svolte  radicali, anche se si deve tornare sui propri passi. E, nonostante la mia cocciutaggine nel voler sempre seguire la mia strada, stavolta mi sono dovuto fermare e rifare il punto nave.
La parola d’ordine quindi (per parafrasare) è una sola: GRUPPO! Solo il gruppo ha successo quando ci sono le crisi, le calamità, le carestie. Rappresenta l’unico modo per superare i periodi difficili. Essere in questo gruppo, adesso, vuol dire principalmente condividere una spesa altrimenti insostenibile, a cominciare dalle singole esposizioni della pubblicità di Google.

L’uomo è riuscito a conquistare i cinque continenti solo perchè ha saputo creare gruppi organizzati, adattandosi e facendo squadra (vabbè, adesso non parlatemi dei mondiali però…). Il gruppo entusiasma, motiva, energizza (come diceva Durkheim), rende fattibili le cose che il singolo non riuscirebbe a fare per un sacco di motivi.
Gianluca -Mastroianni, non io- è riuscito nel tempo a specializzarsi in un modo davvero professionale, creando un motore ben strutturato, accompagnato da un blog e da altre decine di iniziative, sia in rete che personali. In questo siamo molto simili. Io sono più portato alla parte associativa, lui alla commerciale, ma alla fine -nomen omen- ci ritroviamo a fare le stesse cose in modo molte volte sinergico. E penso che faremo parecchia stada insieme, stavolta.

Così ho deciso di aderire nuovamente al progetto ufficiarredati.it e mi sono ritrovato, con estremo piacere, non solo all’interno di un motore di ricerca efficace ma anche di un gruppo di colleghi solido, entusiasta e numeroso con cui confrontarmi.

Da tre mesi ormai ho quindi abbandonato gli esigui risultati di AdWords e da luglio farò rientrare nuovamente il Business Center nel motore di ricerca più verticale che conosca.
Rientrare per condividere in gruppo, come avrebbero fatto gli uomini delle caverne, non una tigre dai denti a sciabola ma qualcosa di ancora peggiore: l’incertezza di un mercato globale, velocissimo e onnivoro.

E vincerlo.
Gianluca Pollesel

venerdì 28 maggio 2010

NUOVO CODICE DEONTOLOGICO

Dal 2007 abbiamo adottato i codici deontologici delle Associazioni di categoria di cui abbiamo fatto parte. Oggi applichiamo alle nostre attività il Codice Deontologico di ASSOTEMPORARY, l’Associazione Nazionale Italiana del Temporaneo presso l’Unione del Commercio di Milano.
L’applicazione del Codice nella vita aziendale è il nostro modo per esprimere in modo aperto cosa significhi  fare il nostro lavoro con coscienza, amore ed etica. E alla fine non è altro che la trascrittura di come abbiamo sempre interpretato il modo di lavorare.
Lo ripropongo per intero e sottolineo l’importanza della parte finale in cui la nostra Associazioe si propone di vigilare sull’applicazione, sulla rendicontazione, sul controllo dando attestazione di riconoscimento dell’uso del codice per gli associati. E la cosa più interessante è la volontà dell’Associazione  di rendere pubblico questo codice, così che il cliente si possa avvicinare a noi in modo sereno già da quando viene a trovarci per la prima volta in quanto sa già come ci rivolgeremo a lui.
E’ questo, ritengo quindi, il modo giusto per essere sempre più vicini al mercato, mercato che alla fine è fatto di persone e non di sole procedure.
Gianluca Pollesel
CODICE DEONTOLOGICO
Titolo I – Disposizioni preliminari e principi generali
Art. 1 – Finalità del Codice
Art. 2 – Rispetto dei principi dell’ordinamento, delle norme del Codice e degli usi
Art. 3 – Regole generali di condotta
Art. 4 – Obbligo di lealtà verso gli altri soci
Art. 5 – Aggiornamento delle norme del Codice e divulgazione
Art. 6 – Clausola di adesione
Art. 7 – Obbligo di riservatezza e corretto trattamento dei dati personali
Titolo II – Norme di comportamento
Art. 8 – Rispetto dei requisiti di correttezza, lealtà, imparzialità e trasparenza
Art. 9 – Rispetto di regole e canoni di correttezza, competenza, professionalità, cura e diligenza
Art. 10 – Salvaguardia dell’ambiente
Art. 11 – Formazione
Art. 12 – Conciliazione
Titolo III – Obblighi relativi ai rapporti con i principali stakeholders nello svolgimento dell’attività
Art. 13 – Equità delle clausole contrattuali
Art. 14 – Canoni di esecuzione dei contratti
Sezioni I – Clienti
Art. 15 – Obbligo di lealtà
Art. 16 – Diffusione del Codice
Sezione II – Fornitori
Art. 17 – Rapporti con i Fornitori
Sezione III – Dipendenti e collaboratori
Art. 18 – Sicurezza sul lavoro
Art. 19 – Coinvolgimento nelle politiche aziendali
Art. 20 – Istruzioni ed ordini sul rispetto del codice
Art. 21 – Formazione e selezione del personale
Sezione IV – I concorrenti
Art. 22 – Divieto di pratiche di concorrenza sleale
Titolo IV – Disposizioni finali
Art. 23 – Segnalazioni ad Assotemporary delle violazioni al Codice Deontologico
Art. 24 – Rilevanza disciplinare delle violazioni al Codice Deontologico
Art. 25 – Attività di controllo sull’applicazione del Codice Deontologico
Art. 26 – Rendicontazione periodica
Art. 27 – Attestato di riconoscimento
Art. 28 – Pubblicità del Codice Deontologico
TITOLO I
Disposizioni preliminari e principi generali
Art. 1 – Finalità del Codice
Assotemporary è l’Associazione Italiana degli operatori economici che svolgono attività di servizi commerciali, caratterizzati dalla loro temporaneità.
Con il presente Codice Deontologico Assotemporary persegue le seguenti finalità:
- impegnare i propri associati all’osservanza di precise regole di comportamento
- sviluppare e consolidare la professionalità dei soci
Art. 2 – Rispetto dei principi dell’ordinamento, delle norme del Codice e degli usi
Nello svolgimento della propria attività i soci si attengono alle norme civili, penali e amministrative, nonché alle disposizioni del presente Codice e agli usi eventualmente esistenti per il settore.
Art. 3 – Regole generali di condotta
I soci osservano, nello svolgimento delle proprie attività, i principi di lealtà, probità, correttezza e trasparenza nei confronti di tutti i soggetti, pubblici e privati, con cui entrano in relazione, siano essi clienti, fornitori, colleghi, concorrenti, terzi, dipendenti e/o collaboratori. I soci devono, inoltre, svolgere la loro attività con competenza e professionalità.
Art. 4 – Obbligo di lealtà verso gli altri Soci
I soci si impegnano a comportarsi con lealtà nei confronti degli altri Soci. In particolare si impegnano a non intervenire, in modo subdolo e/o fraudolento, nelle trattative in corso tra un socio e le aziende clienti.
Art. 5 – Aggiornamento delle norme del Codice e divulgazione
Il Consiglio Direttivo di Assotemporary provvede all’aggiornamento delle disposizioni del presente Codice e alla successiva divulgazione delle modifiche eventualmente apportate
Art. 6 – Clausola di adesione
L’iscrizione ad Assotemporary comporta la piena accettazione del presente Codice.
Art. 7 – Obbligo di riservatezza e corretto trattamento dei dati personali
I soci svolgono la loro attività nel rispetto del D.Lgs 196 del 30/6/2003, di tutela delle persone e di altri soggetti in merito al trattamento dei dati personali, raccogliendo i dati e le informazioni in modo lecito e corretto.
TITOLO II
Norme generali di comportamento
Art. 8 – Rispetto dei requisiti di correttezza, lealtà, imparzialità e trasparenza
Nei rapporti contrattuali con i clienti, i soci operano con la massima chiarezza, veridicità e trasparenza. In particolare, sono sempre evidenziati con precisione al cliente:
a) il tipo di servizio che viene prestato
b) le modalità e i tempi della prestazione del servizio
c) il corrispettivo del servizio prestato, le modalità e i termini di pagamento
Art. 9 – Rispetto di regole e canoni di correttezza, competenza, professionalità, cura e diligenza
I soci nella prestazione dei servizi, sono impegnati a:
- individuare con chiarezza le esigenze intrinseche ed entrinseche del cliente per adattarvi le capacità di cui essi dispongono, con requisiti tecnici ed impegni commerciali precisi
- assicurare la conformità del processo di esecuzione del servizio secondo quanto offerto in fase preliminare, garantendo al cliente il rispetto delle sue esigenze e verificando periodicamente la sua soddisfazione
- sviluppare un’azione continua di miglioramento dei processi interni
- ottimizzare il processo di qualificazione del personale interno, curando la sua formazione e cultura professionale
- qualificare opportunamente i fornitori e le risorse umane.
Art. 10 – Salvaguardia dell’ambiente
I soci considerano fondamentale l’impatto ambientale derivato dall’erogazione dei servizi, privilegiando al loro interno i comportamenti atti a prevenire gli effetti negativi. I soci stimolano tutte le attività che possono essere integrate al loro operato e all’operato di clienti, fornitori o personale atte a conseguire input positivi nei confronti dell’ambiente socioeconomico e territoriale con l’obiettivo di creare una comunità che si riconosca nei valori del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.
Nel caso in cui sia necessario e possibile, i soci intervengono in maniera attiva nel dotarsi di strumenti e sistemi atti a minimizzare l’impatto ambientale, a partire dalla semplice divisione dei materiali da evacuare fin alla definizione di un sistema integrato di gestione ambientale.
I soci mantengono rapporti con il mondo sociale ed economico, investendo le risorse a sostegno di progetti, iniziative, enti ed istituzioni volti a salvaguardare il patrimonio ambientale.
Art. 11 – Formazione
A garanzia di una sempre maggior competenza imprenditoriale degli operatori, l’associazione si impegna ad offrire ed organizzare iniziative di formazione ed aggiornamento professionale a favore dei propri associati.
Art. 12 – Conciliazione
Qualora sorgano liti o controversie tra i Soci e i terzi, i primi si impegnano a tentare di risolverle preliminarmente presso lo Sportello Conciliazione della Camera Arbitrale di Milano. Qualora, invece, le liti o le controversie nascano tra i soci stessi, questi ne rimettono la soluzione al Consiglio Direttivo e, occorrendo, al Collegio dei Probiviri.
TITOLO III
Obblighi relativi ai rapporti con i principali stakeholders nello svolgimento dell’attività
Art. 13 – Equità delle clausole contrattuali
I soci si impegnano ad adottare moduli contrattuali contenenti clausole eque e chiaramente comprensibili. I soci ottemperano al divieto di abuso di dipendenza economica, in particolare evitando di determinare un significativo squilibrio di diritti ed obblighi in proprio favore, anche qualora fosse nelle loro concrete possibilità.
Art. 14 – Canoni di esecuzione dei contratti
Nell’esecuzione dei contratti, i soci si attengono, sia con i fornitori, sia con i clienti, al principio della buona fede in senso oggettivo.
SEZIONE I – CLIENTI
Art. 15 – Obbligo di lealtà
I soci improntano tutta la propria attività intorno alla figura del cliente. Sono pertanto impegnati a recepire le esigenze dei clienti e, ove necessario, dei clienti dei clienti e a soddisfarle anche oltre la specifica richiesta.
Alla base della politica aziendale dei soci vi è, quale obiettivo primario, la soddisfazione delle esigenze del cliente, in quanto la perdita di un cliente a causa di una mancanza da parte del socio è considerato un grave evento negativo. I soci mettono quindi in atto sistemi per conoscere i propri clienti, capirne le esigenze e verificarne la soddisfazione.
Art. 16 – Diffusione del Codice
I soci rendono edotti i clienti dell’esistenza, dei contenuti e degli effetti del presente Codice. Assotemporary a sua volta si impegna ad assicurare la diffusione del presente Codice anche mediante la pubblicazione sul suo sito internet, la predisposizione di strumenti conoscitivi, esplicativi, di informazione e sensibilizzazione con riferimento ai contenuti del Codice nonché lo svolgimento di verifiche periodiche allo scopo di monitorare il grado di osservanza delle disposizioni contenute nel Codice.
SEZIONE II – I FORNITORI
Art. 17 – Rapporti con i Fornitori
I soci ritengono che il rapporto con i fornitori, pur avendo un rilevante interesse economico, non si debba basare solo sul concetto quantità/qualità/prezzo, ma anche su altri fattori quali: la costanza della qualità; l’evoluzione del fornitore; la disponibilità a compiere insieme progettazioni o sviluppi di servizi; l’attenzione degli stessi alla qualità; la capacità di implementare azioni correttive a fronte di non conformità dichiarate. I rapporti con i fornitori sono inoltre fondati su comportamenti di collaborazione, trasparenza e reciproca lealtà.
SEZIONE III – DIPENDENTI E COLLABORATORI
Art. 18 – Sicurezza sul lavoro
I soci sono impegnati ad osservare tutte le leggi in materia di lavoro, con particolare riguardo alla legislazione in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, rispetto alla quale curano l’aggiornamento e la formazione continua.
Art. 19 – Coinvolgimento nelle politiche aziendali
I soci coinvolgono opportunamente tutto il personale sul perseguimento degli obiettivi dell’azienda, anche attraverso iniziative di formazione. Il personale deve sentire di far parte di una squadra ove i rapporti sono improntati sul rispetto e sulla stima reciproca. Tutto il personale è trattato eticamente e rispettato dalla Direzione, gestito secondo le leggi ed informato con trasparenza sull’andamento e sulle politiche aziendali.
Art. 20 – Istruzioni ed ordini sul rispetto del codice
I soci vigilano affinché l’operato di tutto il personale non sia in contrasto con i principi del presente Codice. Pertanto i soci richiedono il coinvolgimento, l’impegno e l’efficace interazione di tutto il personale, nella consapevolezza che, nel campo dei servizi, il comportamento e le prestazioni dei singoli individui influiscono direttamente sulla qualità del servizio percepita dal cliente. Il personale è formato al contatto con il cliente, compatibilmente con il proprio ruolo, e partecipa insieme alla Direzione nel cercare di avvicinare e fidelizzare il cliente all’azienda.
Art. 21 – Formazione e selezione del personale
La valutazione del personale da assumere è effettuata in base alla corrispondenza dei profili dei candidati rispetto a quelli attesi e alle esigenze aziendali, nel rispetto delle pari opportunità per tutti i soggetti interessati. Le informazioni richieste sono strettamente collegate alla verifica degli aspetti previsti dal profilo professionale e psicoattitudinale, nel rispetto della sfera privata e delle opinioni del candidato. Il rapporto con il personale è stabilito con regolari contratti di lavoro, secondo le normative vigenti.
SEZIONE IV – I CONCORRENTI
Art. 22 – Divieto di pratica di concorrenza sleale
I soci si astengono tassativamente dal compiere atti di concorrenza sleale come definiti dall’art. 2598 c.c. I soci si astengono dal formulare giudizi sulla professionalità delle imprese concorrenti, ancorché richiesti dal cliente, anche potenziali. Nella prestazione al cliente dei propri servizi, i soci possono effettuare raffronti e comparazioni con quelli delle imprese concorrenti, purchè tassativamente in relazione ad elementi veridici, omogenei ed obiettivi. Qualora accettino un incarico congiuntamente ad altre imprese del settore, i soci collaborano lealmente e fattivamente con queste, al solo fine della massima soddisfazione delle esigenze del cliente.
I soci si astengono dal fornire ad altre imprese del settore, anche in caso di collaborazioni, informazioni e dati sui propri clienti. La libera concorrenza fra i soci deve svolgersi in forma corretta e basarsi esclusivamente su elementi reali quali la competenza professionale, l’esperienza, la natura e la consistenza dei servizi offerti.
TITOLO IV – Disposizioni finali
Art. 23 – Segnalazioni ad Assotemporary delle violazioni del Codice Deontologico
L’azienda, il fornitore o il collega di un socio, che ritenga che questi abbia violato una o più disposizioni del presente Codice, può darne notizia, senza vincoli di forma al Consiglio Direttivo Assotemporary, ai fini del procedimento disciplinare.
Art. 24 – Rilevanza delle violazioni al Codice Deontologico
Le infrazioni al presente Codice, salvo ogni diverso ed ulteriore profilo di responsabilità, costituiscono violazione statutaria.
Ciò comporta che, in conseguenza delle suddette infrazioni, il Consiglio Direttivo di Assotemporary potrà comminare la deplorazione scritta, la sospensione (che impedisce al socio di partecipare all’attività degli Organi Sociali), o l’espulsione.
Art. 25 – Attività di controllo sull’applicazione del Codice Deontologico
Assotemporary si impegna a svolgere una costante attività di controllo sui suoi iscritti volta a garantire la corretta applicazione delle norme del presente Codice. A tal fine, il Consiglio Direttivo di Assotemporary potrà valutare ed aggiornare i livelli di effettiva attuazione del Codice, adottando misure informative, eventualmente tramite sondaggi a campione effettuati tra i soci e i clienti.
Art. 26 – Rendicontazione periodica
Assotemporary si impegna, altresì, a comunicare annualmente alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato di Milano le segnalazioni pervenute al Consiglio Direttivo, i casi esaminati, il numero ed il tipo di sanzioni irrogate, le controversie risolte o ancora in corso.
Art. 27 – Attestato di riconoscimento
L’iscrizione ad Assotemporary e la conseguente accettazione, nonché l’ottemperanza al presente Codice daranno diritto ad ottenere un attestato di riconoscimento etico – imprenditoriale. La violazione grave delle disposizioni previste dal presente Codice darà luogo, oltre che alle sanzioni previste all’art. 24, al ritiro del suddetto attestato.
Art. 28 – Pubblicità del Codice Deontologico
Il presente Codice verrà divulgato, a livello nazionale, attraverso iniziative apposite e/o di carattere generale, con l’ausilio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano e di altri partner di Assotemporary che si rendessero all’uopo disponibili.

martedì 25 maggio 2010

MEETING INTERNAZIONALE ACN ESPANA

Nei giorni scorsi sono stato invitato a partecipare  al meeting annuale di ACN -Asociation de Centros de Negocios de Espana- a Siviglia.

Una riunione che si tiene con cadenza annuale, di volta in volta  in città diverse della Spagna, e che mi ha visto ospite con altri colleghi di Gran Bretagna e Francia.

Al di là delle cose scontate -che in Spagna ci si trova come a casa, che tutto è molto bello e che con gli spagnoli è facile intendersi- il congresso ha avuto dei contenuti molto significativi. Sono intervenuti personaggi dell’economia, della politica e specialisti del settore della comunicazione a parlarci del momento paricolare che stiamo vivendo.

E stringi stringi tutti sono concordi sul fatto che per superare questa congiuntira economica bisogna applicarsi su quattro fronti fondamentali:
- fare guppo, creare una squadra di giocatori che abbiamo un focus comune, condividere per diventre più forti invece di isolarsi pensando di nascondere il segreto della bollitura dell’acqua
- fare etica, in definitiva comportarsi bene non solo col cliente ma anche tra colleghi in modo strutturale
- investire in ricerca e sviluppo di servizi che precedano le richieste così da poter avere un marketing propositivo ancichè di rimessa
- fare formazione, investire a tutti i livelli aziendali per la formazione tecnica, di relazione, umana così da affermare anche una sicurezza nuova all’interno dell’uffcio.

Chiaramente in un giorno e mezzo di convegno abbiamo trovato anche il modo per conoscerci ancora meglio (con Eduardo Salsamendi, l’attuale Presidente nazionale, abbiamo dato il via alla Confederazione europea dei business center che attualmente raggruppa 7 nazioni con più di 1200 centri in Europa!), di far tardi la sera in giro per “tapas”, di visitare una “finca” dove si allevano tori da corrida e di progettare nuove strategie per il prossimo futuro.

Quindi solo goliardia e formazione?

No, decisamente no. Esiste un metarisultato alla fine di queste riunioni, qualcosa che porti a casa ma che non è previsto dal programma: è la motivazione, lo spirito, lo sprone a fare sempre meglio così da potersi misurare all’incontro successivo per crescere in modo pieno da veri operatori professionali di Centri di uffici arredati.
E la magia si è replicata anche questa volta.

Gianluca Pollesel

martedì 18 maggio 2010

ASSOTEMPORARY: IL TEMPORANEO IN ITALIA


È nata oggi. Anzi, due anni fa.
In effetti Assotemporary nasce 2 anni fa a Milano come l’Associazione dei negozi temporanei.

Bella cosa il negozio temporaneo: hai bisogno di uno showroom per mostrare i tuoi ultimi prodotti in centro città e non hai il negozio? Usa un negozio temporaneo per il tempo che ti serve per il lancio del prodotto, senza investimenti e senza pensieri. Ad esempio come ha fatto Nivea a Milano.
Vi sembra di riconoscere un servizio di cui ho già parlato? Qualcosa simile al nostro ufficio arredato a tempo o al day office? Esatto!
Ecco perché da oggi Assotemporary ha allargato lo statuto per accogliere anche i business center e i coworking! Facciamo cose analoghe ai temporary shop: rendiamo temporanea ( e quindi flessibile) una cosa che normalmente è rigida e piena di rischi.
Con l’approvazione del nuovo statuto, del codice deontologico e del regolamento si apre da venerdì 14 maggio 2010 una nuova stagione del temporaneo in Italia. Con un direttivo motivato, energico e pieno di iniziative.
Nei prossimi giorni seguiranno altri aggiornamenti sugli interessanti contenuti del programma.
Gianluca Pollesel

lunedì 19 aprile 2010

MEDUSA: GESTIONE TOTALE DELLA RETE



Ricordo le prime connessioni alla rete che facevo qui al Business Center, nel 1989, con un modem a 300baud.

All’epoca mi collegavo solo alle BBS o alle Pagine Gialle Elettroniche, che per allora mi sembravano cose da Enterprise!
Poi nel 1996 abbiamo cominciato a rivendere i primi abbonamenti a internet ai nostri clienti interni tramite un provider locale: velocità a 33,6 baud , a talvolta a 54 quando il modem funzionava bene e la linea non cadeva.

Poi è arrivata la linea digitale, ISDN. Costi mostruosi di connessione ma finalmente le velocità nominali andavano sopra i 100 Kb/sec (in realtà la navigazione era mediamente sui 10Kb/sec).
Cosa vi dicono questi numeri? Niente?!

Beh, tanto per avere un’idea della proporzione con le velocità odierne, la linea più scarsa funziona a 100 volte la velocità dell’ISDN, cioè 300 volte più velocemente di quanto non andassimo nel 1989. E ancora qualche volta ci lamentiamo della lentezza se una pagine impiega più di 2 secondi a caricarsi!

I provider offrono ogni giorno sempre più banda di connessione, almeno nominalmente, proprio come immaginava Gilder. Dico nominalmente perchè alla fine, vuoi per mancanza di infrastruttura, vuoi per costi eccessivi, continuiamo a restare con un’ampiezza di connessione sempre contenuta.

E ciò è ancora più valido a Padova, in centro storico, dove, pur esistendo un cablaggio totale in coassiale (servizio fallito ex ante), non ne esistono i gestori e quindi si è costretti a veicolare il segnale su doppini in rame vecchi di decine d’anni che ovviamente trasmettono poco segnale.

Bene, per scavalcare questo problema al Business Center abbiamo adottato una tecnologia completamente innovativa per la prima volta in Italia tra i centri ufficio: un server che aggrega più linee contemporaneamente così da offrire una banda che sia la somma della velocità delle singole connessioni. Semplice ma geniale! Così, attualmente, possiamo offrire ai nostri clienti una connessione di 10,2 Mbit distribuita tra tre linee: Fastweb (2Mb HDSL), Iterbusiness (1,2Mb ADSL) e Telecom. (7Mb ADSL). E ne possiamo aggiungere altre 5!
Il server in questione, che si chiama MEDUSA, di produzione scozzese, ed è adottato da centinaia di centri uffiicio nel mondo, alcuni dei quali che gestiscono una banda di 200Mbit!
MEDUSA utilizza un server su base Linux connesso con degli switch intelligenti per gestire non solo l’aggregazione della banda ma anche la gestione totale delle connessioni IP del Centro, comprese quelle della telefonia VoIP.
Cito un paio di caratteristiche tecniche, solo le salienti.
Fondamentalmente si tratta di un sistema integrato tra server e switch intelligenti che consente di controllare tutta la rete dati e VoIP in modalità patchless, cioè senza muovere un cavo dagli armadi premutatori. Ciò significa che se si vuole  spostare un cliente/utente da un ufficio ad un altro non si deve più toccare fisicamente alcun cavo poiché si agisce direttamente da una console su pc.

Una cosa che il server  MEDUSA fa in modo estremamente facile è creazione delle V-Lan in modo velocissimo e automatico. La V-Lan in, una struttura promiscua come la nostra permette, in soldoni, di far vedere tra di loro solo i computer della stessa azienda/gruppo collegati in rete tenendo tutti i gruppi separati tra di loro per motivi di sicurezza e riservatezza. Nel momento in cui si aggiunge nel sistema un nuovo cliente, viente gli creata automaticamente una V-Lan. A questo punto non importa che il cliente abbia un0 o 20 computer connessi: basta indicare al sistema quali siano le prese a muro a cui è connesso, assegnare a queste il nome del cliente et voilà! La cosa strepitosa, è che non ci sono username o password da assegnare e digitare ogni volta che ci si connette in quanto il sistema riconosce il singolo PC e lo memorizza.

Stessa semplicità per la creazione degli utenti degli  hot-spot wireless. Col wireless le policy sono ancora più severe per cui sono assegnati al cliente un nome utente e una password che inserirà solo la prima volta che ci si connette. I dati non vengono più domandati perchè collegati, ancora una volta, in modo indissolubile alla scheda di rete del PC.
Per quanto riguarda il famoso decreto legge del27 luglio del 2005, che ci obbliga a mantenere tutti i log delle connessioni, il sistema è predisposto per accogliere un sistema esterno di storage così da poter essere asportato senza spegnere il sistema in caso di controlli da parte delel autorità.

Altra cosa interessante è l’assegnazione di differenti livelli di banda internet ai clienti, così da poter assegnare, a secondadella richiesta del cliente, una connessione più o meno performante (a prezzi differenti, ovviamente!). Oppure il sistema dà la possibilità di addebitare al cliente il consumo di banda, il numero di email inviate e così via in un modo completamente personalizzato.

Possiamo dire quindi che con questo server abbiamo superato i problemi delle infrastrutture arcaiche aggiungendo quell’innovazione che ci consente di offrire ai clienti sempre cose nuove.

E, non ultimo, mi sono levato il problema di dover fare un corso in marina per gestire i nodi dei cavi dell’armadio!

Gianluca Pollesel

mercoledì 10 febbraio 2010

ANCORA SUL PLAGIO

Un aggiornamento sul plagio.

Dopo il caso dell’altro giorno ho abilitato un servizio a pagamento con Copyscape denominato Copysentry. In pratica il software se ne va a scovare nella rete, in mezzo a miliardi di pagine, tutte le pagine che sono state dichiarate con copyright al momento della sottoscrizione del servizio.
E puntualmente, con una certa cadenza, si genera un report in cui vengono evidenziati i casi di plagio delle pagine dichiarate.

Beh, sorpresina.
Pensavo di averle viste tutte ma quella di un sedicente blasonato studio di professionisti che copia totalmente il sito non la immaginavo davvero.

Stavolta pubblico le ricerche di Copysentry così per sfizio.

1 copy found for Business Center: domiciliazioni di sedi legali
(in rosa le parti copiate)
Home page
… Potrete utilizzare l’indirizzo civico del Centro MD STUDIO® per la … Uno dei vantaggi principali sta nell’assoluta indipendenza dai … di cui ci si avvale per le consulenza fiscali o la tenuta della contabilità …


http://www.mdstudiobiella.it/index_file/Page1800.htm

Poi sono andato a vedere tutte le altre pagine e, chiaramente, ho trovato tutte le pagine copiate in modo ignominioso, senza un minimo di pudore. E purtroppo, controllando per bene le altre pagine, ho beccato degli altri copioni.
Prendiamo questi, a campione, per una sola pagina:
Punti di forza
Copia1 dei punti di forza
Copia2 dei punti di forza
Copia3 dei punti di forza

Poi basta avere la pazienza di andare a vedere il resto. E vabbè, dico, alla fine vuol dire che ho scritto delle belle cose.
Resta il fatto che questi signori hanno copiato e quindi… dietro la lavagna coi ceci sotto le ginocchia. Vergogna!

Gianluca “Marziale” Pollesel

PS – Marziale era un poeta romano del I secolo che lamentava il fatto che un “rivale” avesse copiato e declarato un suo celebre componimento (fonte Wikipedia).

venerdì 5 febbraio 2010

DA OGGI INTERNET A 10.2 Mbit NEI NOSTRI UFFICI

Oggi siamo arrivati oltre la barriera dei 10. Già.

10 Megabit di connessione internet. Non penso che in centro a Padova ci siano molte aziende che hanno 10 Megabit di banda nominale disponibile.
Ma da oggi sono davvero orgoglioso di annunciarlo. 10,2 mega bit!

Viene spontaneo domandarsi perchè tutta questa enfasi, visto che le varie compagnie sponsorizzano le connessioni a 20 Mega. Beh, diciamo innanzitutto che in centro a Padova una adsl a 20 Mega non funziona. Non arriva. Niet, nada. Niente da fare, i cavi e le giunzioni sono troppo vecchi per supportare una tecnologia così delicata. E la fibra ottica, nonostante Padova sia stata una delle prime città in Italia ad essere totalmente cablata (mi sembra nel 1996, hanno sventrato strade e condominii per arrivare col cavetto speciale), non è mai stata gestita. Mah misteri della fede.

E allora come possiamo avere questa velocità? Merito di una tecnologia che stiamo portando avanti per primi in italia nel nostro settore in Italia.
Utilizziamo un server con un software appositamente studiato per i business center, Medusa, di produzione inglese, che ci consente di aggregare la banda di più connessioni.
Fino a pochi mesi fa potevano solamente contare su due linee, una principale e una di supporto (di backup, direbbero i tecnici) alla principale in caso di mancato funzionamento.
Ora, invece, prendiamo 3 linee, una hdsl da 2 Mbit da Fastweb, una adsl da 1.2 Mbit da Interbusiness e una da 7 Mbit da Telecom, le colleghiamo a questo server e… voliamo! E a breve aggiungeremo altre 2 linee!

Davvero, un’esperienza esaltante. Lisergica, direi.  :-)

Questo server, ovviamente, non si limita all’aggregazione della banda ma gestisce in modo assolutamente innovativo e completo tutta la rete del nostro Centro, che consta di più di 100 attacchi di rete. Ma di queste caratteristiche scriverò prossimamente.

Per ora vi invito a venire a trovarci per provare sta meraviglia quanto prima!

Gianluca Pollesel
PS – Portatevi la patente da navigatori dell’iperspazio!

sabato 23 gennaio 2010

POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: PEC-CATO CHE NON L’ABBIANO TUTTI

pec - posta certificata

Una volta c’era il telex.
Quelli della mia generazione, che hanno lavorato in un centro uffici negli anni ’80, lo ricordano perfettamente: una sorta di macchinona da scrivere, enorme, con una fessura in cui veniva perforata una banda (gialla) che era letta in un’altra fessura e qundi archiviata. Era uno strumento che si collegava ai CED delle Poste Italiane e che garantiva, proprio perchè le poste facevano da tramite, che una comunicazione fosse ricevuta integralmente a un corrispondente. Di più, tutte le copie delle transazioni venivano conservate per 10 anni, così da costituire prova tangibile dello scambio epistolare.
A volte era l’unico modo per inviare ordini, in tempo reale, anche in posti inaccessibili oltre la cortina di ferro o in Africa. E l’indirizzo era una sorta di acronimo della propria ragione sociale: il nostro era 430275 BUSCEN – I.

A distanza di 20 anni arriva la posta elettronica certificata che funziona in modo analogo. Si acquista una casella di posta apposita da un provider accreditato e da quel momento si può inviare (e ricevere) una comunicazione ad (e da) un’altra casella certificata con la certezza che la trasmissione avrà un valore legale. Il provider è obbligato a mantenere traccia della trasmissione per 30 mesi, così da garantire, come nel caso del telex, evidenza dello scambio. Per legge devono avere la PEC tutti gli ordini professionali, dalla fine dello scorso anno, tutte le società di capitale di nuova costituzione e, entro un paio d’anni, anche tutte le restanti società di capitali già costituite. Tutto ciò prenderà il posto della posta raccomandata.
Come si riconosce una casella di posta certificata da una normale: l’indirizzo è composto da nome@pec.provider.xx, dove “pec” identifica la casella certificata.
Se poi uno si vuole complicare la vita, e questo è il nostro caso, cambia completamente il vecchio provider di posta elettronica e sposta tutto presso un provider che possa gestire e ospitare, in modo personalizzato, questa casella. Per cui, al posto di un generico “@pec.provider.xx” ora abbiamo la nostra casella di posta elettronica certificata personalizzata.
Così da oggi, per qualsiasi comunicazione che debba avere un valore ufficiale potrete scrivere a info@pec.businesscenter.it.
Vabbè, direte, il solito esteta. Sì, avete ragione, ma in questo modo, cambiando il fornitore del server di posta (che per inciso è Aruba) ho ancora, come ai tempi del telex, un indirizzo personalizzato. E in più un sacco di altre cose personalizzabili secondo le mie necessità.
Perchè dicevo “PEC-cato che non l’abbiano tutti”? Perchè purtroppo quello che utilizziamo non è uno standard internazionale. Nonostante segua dei protocolli davvero rigidi, riconosciuti anche a livello internazionale, questo standard non vale se non per l’Italia. Ed è un vero PEC-cato perchè si potrebbe utilizzare uno strumento davvero flessibile e veloce evitando sprechi di tempo, denaro e carta.
Gianluca Pollesel

giovedì 14 gennaio 2010

IL PLAGIO, CHE TRISTEZZA!

Definizione.

PLAGIO: quando la tua risorsa viene copiata e ripubblicata su un altro sito internet, epurata da ogni riferimento a te come autore. Chi ha rubato testi e foto dal tuo sito presenta quindi ai suoi utenti l’opera fingendosene l’autore. Questo tipo di violazione colpisce in egual modo la PERSONA (violazione del diritto di paternità dell’opera) e il PATRIMONIO (conseguenti danni di immagine e perdita profitto). (fonte)

Chi mi conosce sa che durante la giornata passo molto, moltissimo tempo davanti al computer, come penso succeda per la maggior parte delle persone che lavora in ufficio, ormai. E quando finisco in ufficio, a volte anche tardino, arrivo a casa per la seconda razione. Eh sì, le dosi diurne, spesso, non sono sufficienti perchè le cose che faccio sono proprio tante.

Cosa faccio davanti al PC? Invento nuovi servizi, ricerco e sperimento nuove tecnologie, creo relazioni con colleghi in Italia e nel mondo. Fondamentalmente creo comunicazione per il nostro ufficio, il Business Center: testi per il sito, schede, articoli per il blog, prove di leggibilità, aggiornamento di mailing list e di social e professional network per la diffusione di nuovi servizi. E faccio ricerca di plagio.

Si, il plagio. Perchè si sa, a volte magari si è letto qualcosa, è piaciuto e lo si vorrebbe riportare in qualche modo utilizzzandone le essenze. E il riportarlo, questo qualcosa, dovrebbe essere fatto con un po’ di fantasia, adattandolo alle nostre sensibilità, alle nostre contingenze. Si sa mai. A me non piace passare per copione. Un copione è uno che non ha fantasia, che ha poca stima di quello che fa e soprattutto di sè stesso. Perchè se avesse stima prenderebbe delle iniziative invece di farsi cullare dalle parole degli altri.
Quando ricopio un testo sicuramente cito la fonte. Anzi, soprattutto con l’utilizzo di internet il citare una fonte, magari in un blog, mi dà modo di avere un aumento di visibilità dovuto allo scambio di link.

Perchè tutto questo discorso? Perchè ci risiamo. E’ successo un’altra volta.
Da un lato mi fa piacere, perchè penso di essere davvero in gamba. Una mente assolutamente originale, talmente originale e creativa che non può che essere copiata.
Dall’altra sono proprio deluso che qualcuno non possegga la capacità di creare un testo originale avendo a disposizione uno strumento flessibile e completo come la lingua italiana.
Parlo, ovviamente di un centro uffici arredati, un collega (di Reggio Emilia) che mi ha copiato in modo totale, pedissequo, deludentemente a-originale (non so se si possa dire ma rende l’idea) il contenuto di alcune pagine di uno dei miei siti. Per avere un’idea di quanto sia uguale ecco il risultato di Copyscape. Solo di una pagina: le parole evidenziate sono quelle copiate.
E non è il primo! La prima volta il “Fenomeno” (di Verona stavolta) mi ha copiato perfino tutta la grafica, i pulsanti, i menu e perfino l’appartenenza ad associazioni di cui, il “Fenomeno”, non aveva nemmeno mai sentito parlare.
E ora è successo nuovamente.

Per "proteggere" le mie pagine utilizzo uno strumento molto semplice. Si chiama Copyscape e una volta inserito il codice in tutte le pagine si ottiene la possibilità di tenerle monitorate , oltre ad avere la certezza della data di creazione.
Immaginate la delusione e la rabbia nel vedere copiata parola per parola, virgola per virgola e pure refuso per refuso il frutto di ore, giornate di ricerca, perfezionamenti, tentativi per realizzare qualcosa che sia leggibile, memorizzabile con parole semplici in un settore misconosciuto come quello della nostra attività.
Eppure c’è chi di arroga il diritto di prendere e ricopiare tutto senza prendersi la briga di cambiare qualcosa.
pensate, il primo che ho visto, il “Fenomeno” per capirci, al mio tentativo di far valere le mie ragioni mi dice senza un minimo di vergogna “Io ho commissionato il sito a un’agenzia e ho dato loro degli input”. Input, li chiama.
Un’ultima cosa: chi volesse reclamare la paternità di una pagina adducendo il pretesto di essere stato il primo a scrivere un determinato testo, farebbe bene a consultare “The wayback machine“, un sito che tiene traccia di tutte le pagine e d itutte le variazioni delle stesse di tutta la rete.

Mi resta, alla fine, la certezza di essere davvero una mente superiore, se paragonato a questi copioni.
Vergogna, dietro la lavagna!

Gianluca Pollesel